Il gioco dei 5 incipit

Il gioco dei 5 incipit consiste nello scegliere cinque incipit  (di cinque libri) che vi sono particolarmente piaciuti e trascriverli.
Potete sia scegliere gli incipit dei vostri libri preferiti, oppure potete scegliere casi in cui vi sono semplicemente piaciuti gli incipit in se, al di là del libro.
Ho trovato questo gioco per caso in un blog, mentre cercavo informazioni su un libro, molto tempo fa. Vorrei citarvi il blog, ma non lo ricordo proprio, anche perchè mi pare che non fosse  neppure su wordpress, ma su una piattaforma che non ricordo.Vi propongo le mie scelte:
(se fate un post simile scrivetemi il vostro link!  )

1)
“BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP.
Il Caffè di Whistle Stop ha aperto la settimana scorsa, proprio di fianco a me alla posta, e le proprietarie, Idgie Threadgoode e Ruth Jamison, affermano che fin dal primo giorno gli affari sono andati a gonfie vele. Idgie dice che la gente non deve aver paura di restare avvelenata, perché non è lei che cucina ma due donne di colore, Sipsey e Onzell, mentre al barbecue c’è Big George, il marito di Onzell.
Se qualcuno non c’è ancora stato, Idgie dice che la colazione viene servita  dalle 5.30 alle 7.30 e il menù prevede uova, farina di granturco, biscotti, pancetta affumicata, salsiccia, prosciutto, sugo di carne e caffè, il tutto per 25 centesimi. Per pranzo e cena: pollo fritto, braciole di maiale al sugo, pescegatto, pollo e gnocchi o barbecue e tre verdure a scelta, gallette o pane di granturco, bevande e dessert per 35 centesimi. Fra le verdure Idgie elenca: granturco alla panna, pomodori verdi frittti, gombo fritto, cavolo riccio, barbabietole, fagioli dell’occhio, patate dolci e fagioli di Lima.
Io e la mia metà, Wilbur, ci siamo stati, ed era tutto così buono che ora lui non vuole più mangiare a casa. Fosse vero! Passo le giornate a cucinare per quello zuccone, eppure sembra che non ne abbia mai abbastanza.
Per finire, Idgie dice che una delle sue galline ha deposto un uovo con dentro una banconota da dieci dollari.
Dot Weems”
[Fannie Flagg. Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop]
A 
mio parere un libro meraviglioso. Ironico, commovente, profondo, divertente. Un libro dove i protagonosti sono i componenti di una simpaticissima famiglia dell’Alabama e i loro buoni sentimenti. 


 2)

“Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello, sedette per l’ultima volta in mezzo a noi. Ricordo come fosse oggi. Eravamo nella sala da pranzo della nostra villa d’Ombrosa, le finestre inquadravano i folti rami del grande elce del parco. Era mezzogiorno, e la nostra famiglia per vecchia tradizione sedeva a tavola a quell’ora, nonostante fosse già invalsa tra i nobili la moda, venuta dalla poco mattiniera Corte di Francia, d’andare a desinare a metà del pomeriggio. Tirava vento dal mare, ricordo, e si muovevano le foglie. Cosimo disse: – Ho detto che non voglio e non voglio! – e respinse il piatto di lumache. Mai s’era vista disubbidienza più grave”.
[Italo Calvino. Il barone rampante]
I
l libro di Calvino che preferisco. Un libro di irriverenza e libertà.

3)
“Nella mia casa paterna, quand’ero ragazzina, a tavola, se io o i miei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: Non fate malagrazie!
Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: – Non leccate i piatti! Non fate sbrodeghezzi! Non fate potacci!
Sbrodeghezzi e potacci erano, per mio padre, anche i quadri moderni, che non poteva soffrire.
Diceva: – Voialtri non sapete stare a tavola! Non siete gente da portare nei loghi!
E diceva: – Voialtri che fate tanti sbrodeghezzi, se foste una table d’hôte in Inghilterra, vi manderebbero subito via”.
[Natalia Ginzburg. Lessico famigliare]
O
gni famiglia che si rispetti ha un suo lessico fatto di parole inventate, adattate e ripetute, il quale effetto non cambia anche a distanza di anni. 

4)
“Mentre dormivo mi apparve un nano che mi chiese di ballare.
Sapevo benissimo che stavo sognando, ma dato che anche nel sogno ero esausto, rifiutai educatamente: «Mi scusi, ma sono stanco, non me la sento». Il nano non se la prese, e si mise a ballare da solo.
Aveva posato per terra un giradischi portatile, e danzava al suono dei dischi che andava cambiando”.
[Murakami Haruki. Il nano ballerino in L’elefante scomparso e altri racconti]
A
ssurdi, malinconici e agrodolci racconti che ti lasciano senza parole, sospeso in una dimensione poetica fuori dal mondo.

5)
È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie. E benché poco sia dato sapere delle vere inclinazioni e dei proponimenti di chi per la prima volta venga a trovarsi in un ambiente sconosciuto, accade tuttavia che tale convinzione sia così saldamente radicata nelle menti dei suoi nuovi vicini da indurli a considerarlo fin da quel momento legittimo appannaggio dell’una o dell’altra delle loro figlie.
[Jane Austen. Orgoglio e pregiudizio]
U
no degli incipit più famosi di sempre.
Secondo me ogni ragazza dovrebbe leggere questo bellissimo libro, che è tutto, tranne un romanzo patetico per donne in cerca di marito.

Queste sono le mie cinque scelte, spero di avervi incuriosito!
Mi piace molto scambiare con gli amici opinioni su libri e possibili letture…e trovo questo un metodo (alternativo) simpatico e interessante!
Il mio invito è di fare un post del genere oppure commentare con un vostro incipit preferito!
Ciao :)  !

18 pensieri su “Il gioco dei 5 incipit

  1. Wow… che incipit illustri! Io non ricordo gli incipit, ma credo che l’elenco dei libri riuscirei a farlo; in realtà potrei inserirne ben più di 5, a ben pensarci…
    1- I pilastri della terra- Ken Follett.
    2-L’importanza di chiamarsi Ernesto- oscar Wilde
    3- Il fu Mattia Pascal- Pirandello.
    4- Gli indifferenti- A. Moravia.
    5-Orgoglio e Pregiudizio- J. Austen.
    Troppo scolastici? Può darsi; ma li ho riletti tutti con il senno di poi e questi sono alcuni dei miei libri preferiti. ho inserito il quinto perchè me l’hai fatto tornare in mente e… mi hai fatto venir voglia di rileggerlo per l’ennesima volta!

  2. Pingback: Il gioco degli incipit. « Crittografia Mnemonica.

  3. Pingback: 5 incipit o quasi « supercaliveggie kitchen

  4. Che bello! Appena posso lo faccio anch’io e pubblico il link!
    Comunque scelgo anch’io “Orgoglio e Pregiudizio” perchè è uno dei miei libri preferiti in assoluto e sono concorde con te sul fatto che non è assolutamente un “romanzetto rosa” da femminucce come molti (soprattutto maschietti troppo concentrati sulla loro inconsistente virilità) possono pensare. E’ un mondo, una visione, una lotta continua e se vogliomo anche una rivoluzione! =)

  5. “Un tempo lontano, quando avevo sei anni, in un libro sulle foreste primordiali, intitolato “Storie vissute della natura”, vidi un magnifico disegno.
    Rappresentava un serpente boa nell’atto di inghiottire un animale.
    Eccovi la copia del disegno. [non posso riprodurla!]
    C’era scritto: “I boa ingoiano la loro preda tutta intera, senza masticarla.
    Dopo di che non riescono piu’ a muoversi e dormono durante i sei mesi che la digestione richiede”.
    Meditai a lungo sulle avventure della jungla.
    E a mia volta riuscii a tracciare il mio primo disegno.
    Il mio disegno numero uno. Era cosi’: [come il precedente non posso riprodurlo]
    Mostrai il mio capolavoro alle persone grandi, domandando se il disegno li spaventava.
    Ma mi risposero: “Spaventare? Perché mai, uno dovrebbe essere spaventato da un cappello?”.
    Il mio disegno non era il disegno di un cappello.
    Era il disegno di un boa che digeriva un elefante.
    Affinché vedessero chiaramente che cos’era, disegnai l’interno del boa.
    Bisogna sempre spiegargliele le cose, ai grandi.”

    Antoine de Saint-Exupéry “Il piccolo principe”

    Al momento ti propongo questo incipit di una dolcezza incommensurabile, io mi ci ritrovo sempre.

  6. Pingback: 5 e non più di 5, purtroppo. | FANGO

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