Oggi mi hanno chiamato signora (e sono così triste che non riesco a pensare a un titolo più carino)

Salve amici e salve anche voi, nemici (maledetti, andate via dal mio blog!)

Stamattina mi è successa una cosa molto brutta e voglio condividerla con voi.
Ero in farmacia a comprare uno sciroppo per la tosse e, non so come sia potuto accadere, al momento di pagare la farmacista mi ha chiamato “signora”.
A prescindere dal fatto che “stronza” sarebbe stato meglio, mi chiedo cosa abbia fatto di male per essermi meritata un simile affronto.
Avrei voluto fermarmi, guardarla negli occhi e chiederle che cosa ne sa di me, dei miei sogni, delle mie speranze, di tutte le notti passate ad aspettare l’alba e di tutti i giorni passati a dormire dopo essermi ubriacata fino a vedere gli unicorni (e ciò a dimostrazione che ho un cuore puro), dei pomeriggi passati sulla spiaggia a bere discutibili cocktail e delle feste di laurea in cui ho perso le ultime briciole della mia dignità.
Avrei voluto urlare a quella farmacista “Tu non hai capito niente di me!” come fanno gli attori nei film di Muccino e poi andarmene senza pagare (prendendo comunque lo sciroppo).
Ma non l’ho fatto. Ho trattenuto le lacrime e ho fatto finta di niente, come molte volte succede nella vita.

Adesso ho solo voglia di fare qualcosa per dimostrare a me stessa che quella donna si sbagliava.
Quindi berrò il mio decotto alle mele e guarderò la vita in diretta. Ma lo farò a luci spente, con un plaid sulle gambe, e con gli occhi socchiusi mentre tramo vendetta.

Sono talmente depressa che non riesco nemmeno a scegliere l’immagine giusta per questo post.
Quindi fate voi, lavorate di fantasia e immaginate qualcosa, una banana, una scimmia assassina.
Fate un po’ come vi pare, io mi ritiro nelle mie stanze.

15 pensieri su “Oggi mi hanno chiamato signora (e sono così triste che non riesco a pensare a un titolo più carino)

    • Le polemiche contro l’uso di questa dizione, sono partite, in particolare, da alcuni movimenti femministi (è partito dalla Francia), dai quali il termine “signorina” veniva considerato discriminatorio, in quanto tendeva a rivelare lo stato civile di una persona (sposata, celibe), invece signora/e è più generico.
      Esiste anche il termine “signorino” anche se meno usato e anche questo è stato eliminato o comunque non lo sento mai usare..

      Io non la penso come quei movimenti femministi, per me il termine signorina non era discriminatorio contro la donna in particolare.. in ogni caso ritengo giusto averlo eliminato perchè se io sono sposato o meno sono affari miei, non trovo giusto che rivelasse lo stato civile.
      (Lo ho sentito usare anche al maschile in passato, anche se era usato più per prendere in giro qualcuno, che per intendere qualcuno giovane o non sposato)

    • P.s: eliminerei anche signore e signora utilizzandoli solo per persone con un curriculm/eleganza particolare, oppure in contesti fortemente formali.
      Per esempio in altri paesi li usano in modo celebrativo per presentare una persona famosa, elegante, anche se giovane, a volte. In quel modo nessuno si offende! Ad esempio al microfono mentre si enfatizza il nome di qualcuno che merita particolare riguardo per quello che ha fatto nella vita.

      Non mi piace l’uso del termine “signore/a” per dire che qualcuno è vecchio. ( da Senior). Purtroppo questa è la forma più comune che vedo usare, in diverse città italiane.
      Oppure viene usato per dire qualcuno di cui non sappiamo l’occupazione.. anche in questo secondo caso, non suona come complimento!

      Inoltre, in Italia lo vedo usare verso persone in jeans e maglietta, magari disoccupate, precarie che portano i pacchi per 10 euro al giorno o fanno lavori umili…
      Si vede che è usato solo per l’età! In questi casi non viene percepito bene a volte, anzi.. verso persone dallo stato sociale molto basso, a volte viene percepito come una presa in giro, se enfatizzato in maniera fastidiosa.

      Non dico cosa sia giusto come regola, solo cosa preferisco personalmente e giudico l’uso più comune, che ne vedo fare: nei bar.. nei locali.

  1. Ogni tanto capita anche a me – da anni! -, specie con le piccole bestiole malefiche che la gente si ostina a chiamare bambini: Santi Numi, se è sconcertante! Ci ripenso spesso nelle mie mondanissime serate, passate piluccare una mela cotta o a bere la tisana della sera…

  2. a me invece mi dicono “signorina” e la cosa mi fa incazzare alquanto….. dovrei cominciare ad acconciare i capelli a crocchia??? bacini

  3. L’ultima volta mi è capitata inviando una mail a un editore per sapere se permetteva di fare stage. Ho ricevuto la seguente risposta: “Ci dispiace, SIGNORA, ma abbiamo già degli stagisti che ci impediscono di prenderne altri”. Brivido. Oltretutto, detto così sembra che gli stagisti tengano in ostaggio l’editore…

  4. la parità, le pari opportunità hanno portato a tutto questo, è dai dodici anni che a me chiamano signor, forse che l’altezza di 1,98 per 98 chili di allora mi hanno fatto perdere la fanciullezza? Di quel tempo oggi mi è rimasta l’altezza, più o meno, e il ricordo di un peso a due cifre … il che mi mette un attimo di sconforto.

  5. Beh, se vi chima signora un bambino indipendentemente dall’età è abbastanza normale. (rispondo a chi parlava di bambini).
    Nel rapporto bambino/adulto usare un trattamento trasversale può avere anche un senso.
    La cosa meno “carina” secondo me(anche al maschile) è quando una persona che è adulta e magari ha solo qualche anno in meno(apparente non è detto poi che sia effettivamente più giovane anche anagraficamente, perchè in un negozio spesso si decide “ad occhio”) vi chiama “signore/a” trattandovi come se foste suo/a nonno/a mentre non lo fa con tutti gli altri clienti. Ovvero un trattamento differenziato tra persone che alla fine sono tutte adulte.

    Io, quando succede, ho trovato una tattica che zittisce molto presto queste persone(in senso buono). Quelle persone che usano dire signore inteso come “vecchio” e non come “persona da rispettare”, si offendono quando ricambi. A volte sono adulti come te, che pensando di avere un aspetto più giovanile pretenderebbero un trattamento trasversale (loro ti chiamano signora e tu gli dai del tu).
    Molti cascano nel tranello infatti.
    Io invece ricambio la “finta gentilezza”, chiamando “signori” anche loro, del resto è lecito e legale in quanto se hanno più di 18/21 anni le forme di cortesia sono applicabili anche a loro.
    Risultato?
    lI 99% si incavolano da morire.. finiscono per
    1)in molti casi passano addirittura al tu.. perchè si sentono a disagio ad essere chiamati in quel modo davanti ad altri e vogliono farvi smettere :))
    2)non vi parlano o usano un modo impersonale.. in ogni caso vi siete liberati di quel “trattamento trasversale”.
    3)a volte si offendono, da morire.
    Ricordo una cassiera in un bar:
    Mi chiama signore e di istinto la chiamo subito signora(sembrava più grande di me fra l’altro).
    Si è offesa da morire e completamente confusa. è andata nel panico. mi stava dando anche 10 euro in più di resto.. e mi ha detto: Mi chiami signorinaaaaa. Le ho risposto che per alcune questioni legate alla parità signorina non si usa più da decenni(anche perchè non è carino indicare lo stato sociale di una persona) e che in quel preciso contesto di discussione(non eravamo amici che si danno del tu…)era corretto rispondere con la stessa forma di cortesia che aveva usato nei miei confronti. Ha smesso subito.
    Devo dire che potrei apprezzarlo se venisse usato verso “tutti” i clienti adulti, ma sono casi rari.. nella mia città si usa più solo verso chi ha un aspetto invecchiato.
    Del resto se devo essere sincero questa usanza italiana di chiamare signora/e solo chi ha molte rughe o un aspetto invecchiato, la trovo un attimino squallida.. in altri paesi diverse forme di cortesia esistono ma stanno andando in disuso.. si usano più per indicare qualcuno per il quale provi rispetto invece(un bravo professionista, un musicista di successo, chi ha un livello più alto, etc). Non si contano le rughe dei clienti.
    Soprattutto quando l’uso del termine signore/a non è accompagnato da reale rispetto, ammetto che possa risultare più fastidioso.
    Un esempio? quei ragazzini maleducati che chiamano signore qualcuno più grande di qualche anno.. e poi ci stanno 30 secondi a mandarlo a quel paese se dice qualcosa che a loro non va bene. Si smaschera in 5 minuti il fatto che lo usano solo per motivi anagrafici.
    In passato invece ai tempi dei miei nonni, essere chiamati signora/signore era sempre motivo di vanto, ma era riferito allo stato sociale. Insomma.. chi ti chiamava signora/e lo faceva anche se avevi 18 anni se eri un proprietario di villa o un personaggio importante..
    In quel caso “ovviamente” nessuno si offendeva perchè non veniva usato spesso “unicamente” per indicare “l’età anagrafica”.

  6. Le farmaciste mancano di tatto, in generale… tuttavia il termine “Signora” è andato a sostituire il termine “Signorina” negli ultimi tempi, quindi non preoccuparti… Signora è meglio di altro. “Signorina” qualcuno con il cervello molto vecchio lo usa ancora per dire “Zitella”, altro termine oramai sostituito da “Single”, che ha un significato del tutto diverso e decisamente meno etichettante. In qualche modo le donne che non si conoscono per nome occorre pur definirle… per comodità, a prescindere dall’età. Sentirsi toccati nell’intimo dalle convenzioni più che dalle parole, è un condizionamento di cui voglio esser libera. La vedo così ;)

    • Le farmaciste mancano di tatto eh?e in base a quale teoria afferma questo? Il problema le assicuro è quando voi clienti/pazienti vi rivolgete alle farmaciste chiamandole Signore o signorine in luogo di DOTTORESSE. Alquanto offensivo, e accade spesso. Il problema è solo quello,la vostra ignoranza per essere benevoli.

      • Non se la prenda a male Signora Dottoressa Criz; i titoli lasciano il tempo che trovano… forse molto più peso ha l’umanità dei singoli, Dottori o meno, e nel peggiore dei casi, quando la pungono sul vivo “mancandole di rispetto” nei termini in cui intende Lei, può sempre mettere in campo il famoso “Lei non sa con chi parla!”.

      • Concordo assolutamente,ci mancherebbe. Io però mi riferivo a quanto avviene sul luogo di lavoro, appunto. Non mi aspetto di certo di essere chiamata dottoressa ovunque ma sul luogo di lavoro SI ,che dice?mi ci hanno di fronte,con tanto di caduceo ma per alcuni sembra un concetto irreale

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